“No, non ti affitto il mio cavallo per fare una passeggiata.
Prima impara a gestirlo e rispettarlo come piace a me e poi vedremo.
No, non alzo l’ostacolo per far contento te o chi ti guarda da fuori, senza capire niente. Non mi basta che tu ci vada oltre, prima ci devi buttare il cuore e poi devi imparare ad andare a riprenderlo.
No, non ti porto in gara tutti i fine settimana per vedere chi vince più medaglie: prima fammi vedere come ti comporti in casa, in gara si va solo a ritirarle se si sono meritate.
No, non ti faccio galoppare dopo la prima lezione, il galoppo è una delle sue tre andature che per poter restare vivo, deve saper fare dopo mezz’ora dalla nascita; è fargliele fare a tua richiesta che necessita di tempo e lavoro.
Potrei continuare ancora, ma credo di aver reso l’idea: sono una horseman e questa è casa mia, qui si vive il cavallo a 360°, così come qualsiasi altro dono della flora e della fauna.
Vogliamo formare binomi che potrebbero diventare campioni, sì, ma di rispetto e amore per tutto quello che ci circonda. E vedrai che le soddisfazioni arriveranno, condivise con il tuo compagno di avventure.
Diversi? Sì, grazie!”